Contenuti vietati da Facebook
Vi siete mai chiesti come mai i social network riscuotono così tanto successo?
Ogni tanto io provo a rispondere a questa domanda e principalmente penso che la parola chiave sia “condivisione”. Condivisione dei contenuti, condivisione delle proprie emozioni, condivisioni dei propri stati (d’animo).
E poi, chi non è contento di aver la libertà di poter esprimere la propria opinione?
Il nostro è uno stato democratico e anche la nostra Costituzione ci ricorda che:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
(Articolo 21, 1 comma, Costituzione Italiana)
Ora, anche se questo è molto bello, mi capita comunque molto spesso di scorrere la bacheca di Facebook e di vedere alcuni contenuti che io personalmente non avrei mai e poi mai pubblicato: video violenti, frasi razziste/omofobe/sessiste, ecc.
Ma esistono dei divieti per la condivisione dei contenuti su Facebook?
Certo. Esistono gli standard di comunità che definiscono i contenuti proibiti sul social network di Mark Zuckerberg e riguardano i seguenti argomenti:
- Minacce dirette
- Autolesionismo
- Organizzazioni pericolose
- Bullismo e intimidazioni
- Attacchi a personaggi pubblici
- Attività criminali
- Violenza e sfruttamento sessuale
- Beni soggetti a limitazioni legali
I divieti di Facebook
Minacce dirette
E’ vietato minacciare le persone.
Facebook esplicita chiaramente che esamina con attenzione le segnalazioni di linguaggio minaccioso per individuare reali minacce alla sicurezza pubblica e personale e che rimuoverà i post di chi utilizza le minacce verosimili di danni fisici alle persone, le minacce di furto, atti di vandalismo o altri danni economici
Autolesionismo
Sono vietati i contenuti che promuovono o incoraggiano il suicidio
o altre forme di autolesionismo, compresi l’automutilazione e
i disturbi alimentari.
Facciamo attenzione perché se da una parte Facebook ci rassicura di fare il possibile per non incoraggiare l’autolesionismo ci informa anche che è però consentita la condivisione di informazioni sull’autolesionismo e sul suicidio se non si promuovono tali azioni.
Organizzazioni pericolose
E’ vietato promuovere organizzazioni impegnate nelle seguenti attività:
- Terrorismo
- Crimine organizzato
Non è permessa la pubblicazione di contenuti che esprimono sostegno a gruppi che si distinguono per il loro comportamento violento o criminale. Non è consentito sostenere o elogiare i leader di tali organizzazioni o giustificare le loro attività violente.
Bullismo e intimidazioni
Non è consentita la pubblicazione di contenuti intenzionalmente diretti a singoli individui con lo scopo di umiliarli o metterli in imbarazzo, come per esempio
– la pubblicazione di immagini ritoccate per umiliare singoli individui
– la pubblicazione di materiale contenente di atti di bullismo fisico pubblicati per mettere in imbarazzo la vittima.
– la pubblicazione di informazioni personali condivise per ricattare o infastidire le persone
Attacchi a personaggi pubblici
Non è permesso minacciare personaggi pubblici e sono vietate le incitazioni all’odio a loro indirizzate, come avviene anche per i singoli individui.
Attività criminali
È proibito usare Facebook per agevolare o organizzare attività criminali che provocano danni fisici a persone, aziende o animali o danni economici a persone o aziende.
Tuttavia è consentito di condividere le proprie opinioni sulle attività criminali nonché di parlarne in termini umoristici o satirici.
Violenza e sfruttamento sessuale
Non è consentito pubblicare contenuti che minacciano o promuovono violenza o sfruttamento sessuale, inclusi lo sfruttamento sessuale di minorenni e le aggressioni a sfondo sessuale.
Con sfruttamento sessuale si intendono anche le richieste di materiale a sfondo sessuale, qualsiasi contenuto sessuale relativo a minorenni, le minacce di condivisione di immagini intime e le offerte di servizi sessuali
Beni soggetti a limitazioni legali
Proibiamo qualsiasi tentativo da parte di rivenditori non autorizzati di acquistare, vendere o barattare medicinali e marijuana.
Tuttavia sulla piattaforma non è vietato effettuare un’offerta riguardante l’acquisto o la vendita di armi da fuoco, alcol, tabacco o prodotti per adulti, purché l’inserzionista si assicuri di rispettare tutte le leggi vigenti in materia e scelga con attenzione il pubblico a cui destinare il contenuto.
Conclusioni
I divieti esistono. Eppure nonostante queste proibizioni la pubblicazione di materiale che urta la nostra sensibilità continua ad essere pubblicato. Oltre a rispettare le regole imposte, dovremmo forse fare appello anche al nostro buonsenso? Voi cosa ne pensate?