Lo Stalking, revenge porn e il codice rosso

stalking

La rete Internet, nello specifico il Web, ha sicuramente cambiato le nostre vite, sia introducendo nuovi strumenti digitali che amplificando e velocizzando le nostre azioni. In un mondo in continuo cambiamento diventa necessario valorizzare gli aspetti positivi e normare gli aspetti negativi. In questo contesto nascono nuove leggi che riguardano situazioni impensabili fino a 30 anni fa come lo stalking realizzato con mezzi digitali o il revenge porn.

Ma di cosa si tratta?


Stalking è un termine di origine inglese che serve ad indicare una serie di comportamenti ripetutivi persecutori e invasivi messi in atto da una persona, che viene detta stalker, nei confronti di una vittima, generando stati di paura e di ansia e compromettendo il normale svolgimento della vita quotidiana.

Questi atti persecutori consistono in minacce e insulti alla persona tramite telefono, messaggi, appostamenti e spesso vengono utilizzati anche i social network (Facebook, Instagram, ecc) e le varie applicazioni di messaggistica istantanea (Whatsapp, Messenger, ecc.) per spaventare la vittima.

Il Revenge porn (vendetta porno) è la condivisione di foto o video a sfondo sessuale all’insaputa dei protagonisti che avviene tramite una diffusione web e realizzata ai fini di vendetta da parte di un partner amareggiato e deluso

Il 9 agosto è entrata in vigore la Legge n 69 del 19 luglio 2019 che riporta la seguente dicitura “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere” ma che è stata ribattezzata con il nome di “Codice rosso” e riguarda sia le vittime di stalking che il reato di revenge porn.

La novità più rilevante della legge riguarda le vittime di violenza che dovranno essere ascoltate entro 3 giorni dal Pubblico Ministero in seguito alla comunicazione fatta dalla polizia giudiziaria al magistrato, in questo modo l’iter burocratico dovrebbe essere velocizzato al fine di mettere al sicuro la vittima

Stalking: aumento della pena

Ricordiamo che per il reato di Stalking è prevista la reclusione e con l’introduzione della nuova legge viene aumentata passando dall’essere compresa tra i 6 mesi e 5 anni ad essere compresa tra un anno e 6 anni e sei mesi.

Introduzione del reato di revenge porn

Il “Codice Rosso” dichiara guerra di fatto al “Revenge Porn” punendo chi realizza immagini o video privati, a sfondo sessuale e li diffonde senza il consenso delle persone rappresentate con il fine di danneggiarle a scopo di vendetta o di rivalsa personale .

Il reato di Revenge Porn viene punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da 5mila a 15mila euro

Sono previste anche una serie di aggravanti nel caso in cui il reato di pubblicazione illecita venga commesso dal coniuge (anche se ex) o da una persona che è o è stata legata da una relazione affettiva alla vittima.

E’ bene che si cominci a prendere seriamente quello che si condivide sui social network o tramite canali come Whatsapp. Ogni utente del web deve essere consapevole del fatto che i comportamenti che vengono adottati online si riflettono nella vita offline, la vita reale.

E’ utile ricordare che proprio questa legge prevede che viene punito anche chi diffonde immagini con contenuto sessuale esplicito di persone che non hanno dato il proprio consenso.

La legge ha introdotto molte novità riguardanti disposizioni di diritto penale sostanziale, così come ulteriori di natura processuale riguardanti le violenze. Per maggiori informazioni sulla legge vi invito ad consultare https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/07/25/19G00076/sg

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